Stato del progetto

Concluso

Data di realizzazione

3/11/2014 – 14/03/2016

Dimensione

Locale

Soggetti coinvolti

Associazioni, comunità, enti locali

Il Cesvot – CSV della Toscana, con il bando Percorsi d’Innovazione, ha finanziato nel 2013 il progetto Un P-Orto in città, presentato dalle associazioni Il velocipede Onlus, La fabbrica del sole, Legambiente – circolo Eta Beta, che poneva al centro l’inclusione, la partecipazione, lo scambio e l’integrazione attraverso l’agricoltura civica e sociale.

Il forte aumento delle aree urbanizzate, la crescita demografica e il cambiamento degli stili di vita, hanno ridotto negli ultimi decenni l’utilizzo agricolo dei terreni, confinandoli sempre più fuori delle realtà cittadine.
Tale fenomeno, oltre che avere ripercussioni sull’ambiente e sulla qualità della vita, ha avuto una ricaduta anche sulla socialità e sulla qualità delle relazioni tra i cittadini.

La promozione dell’agricoltura civica e sociale rappresenta, invece, un’importante occasione di scambio, interazione e integrazione tra soggetti diversi, di educazione al rispetto dell’ambiente ma, soprattutto, può promuove il senso di comunità, facendo recuperare un ruolo sociale a tutte quelle persone che rischiano di essere relegate ai margini: disabili, migranti, anziani.

Il progetto, promosso da una rete di soggetti pubblici e privati appartenenti al terzo settore, ha permesso l’allestimento di un’area agricola nella periferia di Arezzo, che ha favorito la condivisione di uno spazio fisico per le persone, ma soprattutto relazionale, promuovendo il contatto tra realtà a rischio di esclusione sociale, le scuole e i cittadini del territorio.

I terreni interessati dal progetto appartengono al Comune di Arezzo, che aveva deciso di destinare ad orti urbani. Le associazioni promotrici di Un p-orto in città, attraverso un bando pubblico, hanno ottenuto quest’area, che si estende per oltre 1000 metri quadrati, con un contratto di comodato per 7 anni.
Le associazioni hanno realizzato le opere primarie di sistemazione dell’area (allaccio della corrente elettrica, collegamento all’impianto idrico, impianto idraulico per l’irrigazione); a seguire sono stati fatti lavori per la parte prettamente agraria, come serre, recinzioni, vialetti d’accesso, delimitazione degli orti, spazio per riporre gli attrezzi.

Il progetto ha previsto, nello specifico, esperienze di formazione, educazione ambientale, percorsi partecipativi e attività ludico-ricreative. In ogni fase sono state impegnate persone con disabilità intellettiva e fisica, affiancate dai volontari delle associazioni partner dell’iniziativa.

Molte di queste persone, inoltre, avevano esperienze pregresse nell’ambito dell’agricoltura sociale, avendo partecipato ai progetti recentemente istituiti sul territorio sia dalla Regione Toscana che da vari enti non profit, e avevano necessità di approcci educativi alternativi e innovativi rispetto alla terapia occupazionale.

Così, tramite diverse azioni svolte in maniera partecipata, gli orti sono diventati un luogo dove coltivare la solidarietà e la cooperazione tra più soggetti. Gli appezzamenti di terra sono stati affidati a singole persone che in questo modo, oltre ad avere un’occupazione per il proprio tempo libero, hanno costruito un rapporto nuovo con la terra, scoprendo il valore dell’auto-produzione come opportunità per creare relazioni e senso di appartenenza alla comunità locale. Sono state offerte occasioni di impegno e per sperimentare modelli di relazione da replicare anche in contesti diversi.

L’area interessata dal progetto è diventata così un’area multifunzionale, affidata alle associazioni locali, intesa soprattutto come laboratorio, officina della partecipazione e della cittadinanza attiva, dove i volontari svolgono anche il ruolo di tutor e facilitatori delle dinamiche relazionali che si sviluppano, sia tra le persone con disabilità, che negli altri gruppi che si andranno a formare.

Curiosita’
Gli orti sono alimentati da un Off-grid box, un sistema brevettato per la produzione di energia elettrica, per l’illuminazione e l’acqua calda attraverso il fotovoltaico, il solare termico e la raccolta delle acque piovane. Un modulo innovativo che permette di sperimentare una forma di autonomia energetica.

Video

Info

CSV Toscana

mail: formazione.territorio@cesvot.it
sito: www.cesvot.it
telefono: 055/271731