Stato del progetto

In corso

Data di realizzazione

giugno 2016

Dimensione

Provinciale

Soggetti coinvolti

Anziani, famiglie

Cà Nostra è nato come progetto volto a sperimentare un modello di co-abitazione per anziani parzialmente non autosufficienti e persone con problematiche legate a demenza o deficit cognitivi, secondo quanto già adottato in diversi paesi del nord Europa.

Il nome, in dialetto modenese significa “casa nostra”, perché l’appartamento di via Matilde di Canossa fornito dal Comune di Modena vuole essere proprio questo: un luogo dove gli anziani possano sentirsi come a casa propria, circondati dai propri oggetti e dai propri affetti.

Il progetto
Quella di Cà Nostra è la prima esperienza di co-housing per anziani che unisce la centralità della domiciliarità con il bisogno di socialità di ospiti e familiari, l’assistenza medica specializzata con hobby e passatempi seguiti dai volontari.

Gli obiettivi specifici del progetto sono:

  • incrementare il benessere degli ospiti attraverso l’esperienza di convivenza e la valorizzazione del ruolo dei familiari;
  • migliorare la qualità della vita dei famigliari/care giver, suddividendo ed alleggerendo il loro carico assistenziale, lo stress e le preoccupazioni quotidiane;
  • sperimentare nuove forme di assistenza, a costi ridotti, che coniughino la centralità della domiciliarità, la cura e il bisogno di socialità degli ospiti e dei propri familiari;
  • ampliare la gamma delle risposte ai bisogni delle persone non autosufficienti, rispetto alle tradizionali forme pubbliche, private o familiari oggi disponibili sul territorio provinciale;
  • sostenere le forme di auto-organizzazione della società civile, in particolare le organizzazioni di volontariato che si occupano di terza età e patologie cognitive, nel promuovere dal basso nuove risposte all’evolversi dei bisogni delle famiglie;
  • definire, sperimentare e diffondere un modello organizzativo ed operativo ad elevata fattibilità e trasferibilità di sistema, con costi contenuti e a bassa soglia, con conseguente risparmio di risorse pubbliche.

La struttura 
In passato, l’appartamento è stato una comunità alloggio per anziani, gestita direttamente dai servizi sociali del Comune di Modena. Quando questa esperienza si è conclusa, l’appartamento è rimasto vuoto per 4 anni, in attesa di trovare una nuova e forma di utilizzo, adeguata alle mutate esigenze del territorio.
Il CSV ha ottenuto l’appartamento dal Comune tramite un contratto di comodato d’uso gratuito della durata di 5 anni.
Sono stati eseguiti dei lavori di rinnovamento dell’impianto elettrico e di adeguamento degli spazi per rendere l’appartamento accessibile a persone con ridotta mobilità, per favorirne il più possibile l’autonomia e la personalizzazione degli spazi domestici. L’appartamento può ospitare 4 persone, che condividono spazi comuni (cucina, soggiorno, 2 bagni con ausili), mantenendo camere singole.

Le persone
I familiari e i volontari, opportunamente formati ed organizzati sulla base di un regolamento e di un piano di lavoro interno, hanno un ruolo chiave nella gestione dell’abitazione: sono risorse per gli ospiti, partecipano alle attività quotidiane, grazie all’apertura continua, la possibilità di fare visita e di vivere accanto ai propri cari, contribuendo attivamente con le loro competenze e disponibilità.
Oltre all’impegno diretto dei familiari e dei volontari, è prevista la presenza di personale che, a turno nell’arco della giornata, garantisce un servizio di assistenza domiciliare 24 ore su 24. Inoltre, al bisogno, possono essere attivati operatori assistenziali e personale sanitario dell’Ausl (ad esempio il medico di medicina generale, infermieri, medici geriatri e psicologi).
Le attività occupazionali, il clima familiare, il supporto e le terapie personalizzate garantiscono un maggiore benessere rispetto all’assistenza domiciliare tradizionale. Si evitano così istituzionalizzazioni ed ospedalizzazioni inappropriate/non necessarie, riducendo al contempo i costi.

Il contesto
Il progetto nasce per favorire la convivenza con ritmi e caratteristiche della vita domestica ordinaria e l’inclusione sociale degli ospiti, cercando di attuare un modello assistenziale basato sulla persona e non sulla malattia, che permetta di oltrepassare lo stigma e promuova la partecipazione. Se da una parte è necessario, per le condizioni fisiche e psichiche degli ospiti, che in questa coabitazione si presti molta attenzione agli aspetti di assistenza, cura e tutela, allo stesso modo il ruolo dei familiari, dei volontari ma anche del personale professionista, deve giocarsi e intervenire a sostenere la vita di relazione degli anziani. La scelta del luogo e dell’appartamento risponde alla esigenze della famiglie e dei loro cari in termini di accessibilità, centralità e mantenimento di relazioni con il territorio: è un appartamento vicino al centro città, con possibilità di parcheggio e inserito in una quartiere vivo. Elemento di qualità e differenza rispetto ai modelli assistenziali e di cura presenti nelle conosciute forme residenziali è l’estrema flessibilità della gestione quotidiana in cui sono coinvolti, in base alle loro possibilità, sia i familiari che i volontari: assenza di orari rigidi, le persone vivono la vita quotidiana liberamente e anche l’accesso dei familiari non ha orario.

FONTI ECONOMICHE
Per eseguire la ristrutturazione dell’immobile il CSV ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Video

Info

CSV Modena

mail: francesca.nora@volontariamo.it
sito: www.volontariamo.it
telefono: 059/212003