Stato del progetto

Concluso

Data di realizzazione

2011 – 2018

Dimensione

Regionale

Soggetti coinvolti

Enti di terzo settore

Il Csv regionale della Toscana ha realizzato il volume “Il ruolo dei volontari per la valorizzazione del patrimonio culturale” (I Quaderni, Cesvot, n. 79, pp. 127) che presenta i dati del primo censimento degli enti del terzo settore e del volontariato per i beni culturali presenti sul territorio della regione.

Il testo, curato da Francesca Velani e Annalisa Giachi, delinea attività, impatto e dimensioni delle organizzazioni non profit toscane attive nella gestione e valorizzazione dei beni culturali.

L’indagine, promossa da Cesvot e realizzata da Promo PA Fondazione, prosegue il lavoro iniziato nel 2011 con la realizzazione della Magna Charta del volontariato per i beni culturali e ampliato grazie a CSVnet che ha promosso lo studio anche in Basilicata. L’analisi ha quantificato il numero degli enti del terzo settore toscani che si occupano di beni culturali: 1.743 organizzazioni tra associazioni di promozione sociale (54%), volontariato (33%) e altri enti (13%).

Attraverso un questionario online che ha coinvolto 559 enti e un’intervista telefonica a 303 enti, ecco il profilo che emerge di queste organizzazioni: il 30% degli enti è nato tra il 2000 e il 2009, la metà è attiva all’interno del comune o della provincia, il 66,9% svolge sia attività di gestione che di valorizzazione di beni culturali, in particolare il 61,6% gestisce teatri, cinema, ville e palazzi, il 20,2% gestisce musei, monumenti e siti archeologici, il 16,2% biblioteche e archivi. Per quanto riguarda la valorizzazione, le attività più diffuse sono l’organizzazione di eventi culturali (44,4%) e la formazione (35,4%), seguono organizzazione di mostre, promozione di storia e tradizioni locali, visite guidate.

Il 35,7% delle organizzazioni conta tra 1 e 24 volontari, tuttavia è interessante notare che ben il 7,3% dichiara di avere oltre 100 volontari non associati, i cosiddetti “volontari per un giorno” che, come confermano anche i dati Istat, sono in crescita in tutto il terzo settore. Il 31% dei volontari presta tra un’ora e nove ore di volontariato alla settimana. Quasi il 50% degli enti offre attività di formazione e tutoraggio per i nuovi volontari, a dimostrazione che svolgere attività di volontariato all’interno delle organizzazioni di terzo settore offre anche un’importante occasione di apprendimento e acquisizione di competenze.

Gran parte degli enti non profit si occupano di gestire e valorizzare beni culturali grazie a convenzioni (50%) o partecipando a bandi e gare pubbliche, tuttavia dal campione esaminato emerge che nel 75,8% dei casi le entrate di questi enti provengono dall’autofinanziamento. E quello dei rapporti con le istituzioni culturali, in particolare pubbliche,  rimane l’aspetto più critico. Come sottolineano le autrici, non è semplice tenere un equilibrio tra la professionalizzazione che richiede questo tipo di attività e la tutela dell’identità del non profit.

Il volume è stato presentato in occasione della Giornata mondiale del volontariato 2018.

 

© Foto di Luciano Bitelli – Progetto Fiaf-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

Info

CSV Toscana

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