Stato del progetto

In corso

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Regionale

Data di realizzazione

2015 – 2017

Soggetti coinvolti

Giovani, comunità, associazioni, singoli cittadini, enti locali

Promuovere, diffondere e praticare una cultura dei beni comuni sono stati i pilastri su cui dal 2014 il Cesvop – CSV di Palermo, ha costruito la programmazione delle sue attività, insieme alle organizzazioni di volontariato. L’obiettivo è stato ed è quello di intercettare le potenzialità dei territori su cui operano e di intervenire per evidenziarne le possibilità di sviluppo sociale e culturale, nel rispetto del ruolo propulsivo e propositivo tipico del volontariato.

Per questo il Cesvop ha lavorato su tre fronti:

  • aiutare le associazioni a fare sistema, tramite momenti formativi, di confronto e realizzando attività condivise al fine di creare una comunità solidale: il Villaggio dei beni comuni è l’esito di questo primo filone, che sta portando ad una sempre più fattiva collaborazione tra le odv.
  • Supportare le associazioni in progetti di recupero e valorizzazione dei beni comuni materiali ed immateriali, partendo dalla costruzione di legami di comunità. Su questo binario viaggia Il territorio a partire da noi, un insieme di iniziative concrete realizzate nelle province di Agrigento, Palermo, Trapani e Caltanissetta.
  • Costruire patti di cittadinanza con le amministrazioni locali ed altri soggetti del territorio. In questo caso, attraverso il Laboratorio di sussidiarietà, il CSV è stato promotore e facilitatore di incontri e collegamenti tra le associazioni e tra queste ed altri enti o istituzioni. In particolare ha lavorato per promuovere presso i Comuni il Regolamento per un’amministrazione condivisa, ma anche per favorire tra i cittadini e le associazioni un cambiamento culturale, in direzione di una maggiore e più attenta cura dei propri territori.

Il villaggio dei beni comuni
Lungo questo binario corre l’attività di promozione, formazione e sensibilizzazione realizzata dal Cesvop sul tema dei beni comuni. Complessivamente il Villaggio dei beni comuni ha coinvolto 295 associazioni di volontariato.
Il Villaggio può essere paragonato ad un “pensatoio”, una serie di momenti, incontri e iniziative organizzati per le associazioni ma anche insieme a queste per i giovani neo-volontari.
In particolare sono stati individuati 7 temi specifici, attraverso cui è stato declinato il concetto di bene comune sui territori:

  • la biodiversità
  • le tradizioni culturali
  • la capacità di ripensare spazi e periferie urbane
  • la salute
  • i beni archeologici e monumentali
  • la sicurezza e la prevenzione dei rischi sul territorio.

A partire da queste tematiche sono nati poi 7 diversi progetti per la valorizzazione di uno specifico bene comune:

  • “Parco del Sosio” promosso dalle odv delle delegazioni di Valledolmo e Corleone
  • “Sapori di Solidarietà” promosso dalle odv della delegazione di Valledolmo
  • “I lumi della solidarietà” promosso dalle odv della delegazione di Marsala
  • “Villa Napoli – Cuba” e “Giovani e diversità” promossi rispettivamente dal tavolo minori della delegazione di Palermo e dalle delegazioni di Marineo e Corleone
  • “La scuola adotta il volontariato” promosso dal tavolo benessere della delegazione di Palermo
  • “La passeggiata a Cave di Cusa” e ” Scavi Monte Bonifato”, promosso dalle odv della delegazione di Alcamo-Castellammare del Golfo.

Tali azioni sono state poi concretamente sviluppate attraverso il progetto denominato Il territorio a partire da noi (illustrato di seguito), per il quale il Villaggio dei beni comuni ha rappresentato il luogo in cui ne sono state poste le basi e, allo stesso tempo, hanno rappresentato un momento di confronto, scambio e condivisione per le associazioni e i volontari proprio nel corso della realizzazione di queste attività.

Tra le varie iniziative realizzate nell’ambito del Villaggio, inoltre, vi sono stati i campi di volontariato estivi ed invernali per i giovani, organizzati in collaborazione con Labsus e con il Centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci.

I 7 differenti modi di intendere il bene comune sono stati oggetto di riflessione per i ragazzi che hanno partecipato al campo estivo interprovinciale che si è svolto a Capaci il 12 e 13 settembre 2015, insieme alle 32 odv coinvolte. In particolare la riflessione dei giovani, divisi in gruppi di lavoro, ha riguardato i casi concreti di valorizzazione di un bene comune già elencati, per i quali hanno integrato le programmazioni con proposte operative, ancora in corso di svolgimento.

Tra gli esiti del campo estivo vi è stato poi il workshop formativo che si è tenuto l’11 ottobre 2015 a Terrasini. Qui, i referenti giovani e adulti dei 7 gruppi del campo hanno condiviso i risultati dei lavori e insieme hanno formalizzato una richiesta di formazione specifica e di un ulteriore momento di condivisione, per elaborare le azioni future.

Così, il 21 e 22 novembre 2015 presso Baida si è realizzato il campo invernale del volontariato, nel corso del quale le 36 odv partecipanti hanno sia approfondito la tematica dei beni comuni in un momento formativo dedicato, sia programmato gli eventi territoriali successivi, che hanno chiuso l’anno di programmazione (2015) ed aperto le attività del 2016.

Il calendario di eventi ha puntato da un lato ad informare la cittadinanza sulle azioni svolte e, dall’altro a trasmetterne l’entusiasmo e l’energia.

Festival della Felicittà
L’evento culminante è stato il Festival della Felicittà che si è svolto il 17 dicembre 2015 a Campobello di Mazara (TP). In questa occasione si è tenuta una tavola rotonda su “Il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”. L’incontro è servito ad individuare i Comuni interessati ad intraprendere il percorso di approvazione del regolamento.
Oltre ai rappresentanti del volontariato locale, hanno partecipato i sindaci di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, S. Ninfa, Salaparuta, Salemi, Valderice, Petrosino e Marsala.
L’evento si è svolto in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Campobello di Mazara, Labsus e l’Istituto Tecnico per Geometri “V. Accardi” di Campobello.

Il territorio a partire da noi: ripensare i luoghi e le persone verso nuove forme di comunità solidali
Come già detto, Il territorio a partire da noi è un insieme di iniziative e azioni concrete messe in atto dalle associazioni locali, con il supporto del CSV, per la valorizzazione dei beni comuni materiali ed immateriali, pensate e organizzate attraverso il percorso denominato Villaggio dei beni comuni.
Alla base del progetto vi è la convinzione che i legami di comunità sono il vero fattore in grado di fare la differenza: relazioni tra persone, tra famiglie, tra istituzioni, tra enti non profit e soggetti economici; una rete in grado di mobilitare risorse che possono contrastare la vulnerabilità, sostenere la fragilità e prevenire il disagio, disegnando i contorni di una comunità solidale a partire dalle risorse presenti.

Il territorio a partire da noi ha coinvolto le province di Agrigento, Palermo, Trapani e Caltanissetta. Complessivamente sono stati 38 i progetti di recupero e valorizzazione dei beni comuni realizzati finora grazie al sostegno del Cesvop.

Progetto di valorizzazione della Valle del Sosio
La valorizzazione della Valle del Sosio ha avuto inizio nel 2012, quando l’Associazione Liberacqua onlus ha ottenuto dal Comune di Prizzi, grazie ad uno specifico bando, la gestione di un’area verde, il Parco del Sosio appunto, da anni abbandonata all’incuria e al vandalismo.
Nello stesso periodo, la gemella Associazione Liberacqua VSA aveva avviato un piccolo progetto di educazione ambientale denominato “State Compost”, rivolto ai ragazzi dell’istituto comprensivo di Prizzi e sostenuto dal Cesvop, in collaborazione con l’associazione Solidarietà di Prizzi, che si spende nel territorio per i giovani e per l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati (minori a rischio, diversamente abili, soggetti in condizione di emarginazione sociale, ecc…).

Da qui è nata l’idea di unire le forze per restituire alla zona valore sociale e riqualificare l’ambiente.

Grazie anche alla collaborazione dell’associazione Arcaverde onlus, impegnata nel settore dell’ambiente e della protezione civile, si è partiti con la ripulitura del Parco Sosio e del fiume che lo costeggia, fatto dai volontari delle associazioni coinvolte.
Questa prima azione di pulizia ha messo in luce spazi e particolarità ambientali e paesaggistiche davvero rare, tanto da attirare l’attenzione di vari gruppi scout, che hanno apprezzato l’area e organizzato proprio qui i loro campi estivi.

Da un giorno all’altro il Parco ha iniziato così a riprendere vita, grazie ai campi scout e ad un campo di protezione civile dell’associazione Prociv- Arci Grifone di Corleone, a seguito del quale anche altre associazioni hanno deciso di entrare a far parte dell’iniziativa.

Questa rete di associazioni che pian piano si è creata, nel 2013 ha presentato un progetto comune nell’ambito del Bando Volontariato della Fondazione CON IL SUD, che ha creduto nell’idea proposta e deciso di sostenerla.
Grazie al progetto finanziato dalla Fondazione si è potuta creare una rete di volontariato a sostegno della valorizzazione dell’area. A questo scopo si è anche cercato di instaurare contatti e relazioni con enti pubblici e privati (Comuni, ASP 6 Palermo, assessorati, scuole, imprese, associazioni, cooperative sociali, ecc…). Tra le azioni concrete compiute ci sono state:

  • la pulizia e la riqualificazione dell’area verde attrezzata del Parco del Sosio
  • la pulizia di un tratto del fiume Sosio
  • laboratori di onoterapia
  • attività di ortoterapia
  • weekend in natura e campi avventura estivi per ragazzi, giovani e volontari di altre associazioni, con alloggio in tende della protezione civile
  • percorsi di acquatrekking
  • attività ludico-ricreative e formative in natura
  • visite guidate ed escursioni nel territorio
  • valorizzazione coltivazione prodotti biologici

Inoltre si è svolto un convegno di informazione e valorizzazione del Parco del Sosio e una brochure informativa sul parco e sulle attività che vi si possono svolgere. Ogni iniziativa, poi, è stata promossa attraverso i social network.

Nella provincia di Palermo, a Prizzi, nel mese di luglio 2016 si è svolto un percorso di valorizzazione dell’azione volontaria per la rigenerazione del Parco Naturale del Sosio; durante la prima settimana di settembre nel Comune di Corleone, è stato realizzato un percorso di riscoperta del territorio tramite la valorizzazione dei beni monumentali; sempre a settembre ma nel Comune di Misilmeri, attraverso un percorso di riscoperta della cittadinanza attiva è stata attuata un’azione di valorizzazione del Castello dell’Emiro di epoca arabo-normanna; infine, nella seconda settimana di ottobre nel Comune di Marineo, si è svolto un percorso di sensibilizzazione di prevenzione allo spreco e di contrasto alla povertà.

I lumi della solidarietà
Per quanto riguarda la provincia di Trapani invece il progetto del CSV ha toccato i comuni di Marsala e Petrosino. Qui le sezioni locali di Auser e Avis, insieme all’associazione Trinacria – Guardie ambientali di Petrosino, l’associazione Misericordia di Petrosino e il Comune di Petrosino, hanno realizzato il progetto I lumi della solidarietà, con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.

Il progetto, da un lato ha voluto potenziare servizi già presenti, tra cui il Filo d’argento (numero verde gratuito per anziani), l’alfabetizzazione per le donne straniere e il doposcuola per i ragazzi e, dall’altro, ha puntato alla riqualificazione dei quartieri San Giuseppe e Via Gioberti di Petrosino, dove sono stati realizzati 2 murales grazie ad un’esperta di arte che si occupa di laboratori creativi per migliorare i quartieri, e ad un gruppo di esperti di street art ed il coinvolgimento degli abitanti, soprattutto bambini.

In questo caso, è stato proprio il “quartiere” il bene comune che si è inteso valorizzare. “Crediamo che fare rigenerazione urbana significhi soprattutto rigenerare le persone e, quindi,  il benessere psico-fisico diventa esso stesso un bene comune” dicono i promotori dell’iniziativa.
A questo scopo è stato attivato un supporto psicologico per gli anziani, è stata realizzata un’iniziativa per fare prevenzione sulla salute e sui tumori al seno, dei laboratori creativi per mettere in relazioni bambini, adulti, anziani, stranieri e disabili.

Il quartiere come bene comune è stato anche il presupposto del progetto Rigeneriamo i quartieri, proposto  dalla stessa rete di  associazioni a cui si sono aggiunte l’AIPS, Il Cuore Isolano, Homo Habilis  di Marsala. Questa iniziativa ha puntato alla riqualificazione del quartiere Amabilina di Marsala e dei quartieri San Giuliano e Chianu Parrini di Petrosino.

In particolare, ad Amabilina è stato aperto uno sportello per il supporto psicologico, si è realizzato un laboratorio musicale e un incontro di prevenzione salute con l’autoemoteca dell’Avis provinciale e sono state piantumate alcune aiuole.
Anche a Chianu Parrini e a San Giuliano si è svolto un incontro di prevenzione salute; su richiesta degli stessi abitanti, inoltre, sono state piantumate alcune aiuole ed è stata ripristinata una panchina in muratura.
Il progetto ha poi dato vita ad un laboratorio musicale rivolto ai giovani, per promuovere il volontariato attraverso la musica che si è concluso con l’evento Volontariamo con la musica in cui professionisti e dilettanti si sono esibiti in Piazza Biscione a Petrosino.
A Trapani, invece, gli studenti dell’istituto turistico di Valderice sono stati coinvolti nel progetto della Pineta sociale, che voleva individuare delle strategie per  migliorare l’accessibilità e la fruibilità turistica della pineta alle persone diversamente abili.
Ad Alcamo, ancora in provincia di Trapani, un gruppo di giovani, disabili ed anziani hanno riscoperto il monte Bonifato, alle cui pendici è stata scoperta una necropoli protostorica e le Fornaci romane, parte di un complesso archeologico di 2500 metri quadrati scoperto casualmente nel 2000 e che oggi, dopo il completamento degli scavi e la messa in sicurezza dell’intera area, è stato nuovamente aperto al pubblico.
A Campobello di Mazara, infine, sono state realizzate passeggiate di trekking cittadino per la valorizzazione di percorsi naturalistici e culturali sconosciuti.

Sapori di solidarietà
È un percorso di riscoperta di beni culturali e tradizioni popolari.
In particolare, l’organizzazione di protezione civile Giubbe D’Italia di Palazzo Adriano (provincia di Palermo), in collaborazione con le associazioni Solidarietà di Prizzi, Giovanni Paolo II di Castronovo di Sicilia, le Misericordie di Valledolmo e Roccapalumba hanno organizzato un evento nel Castello Federiciano per promuovere le tradizioni ed i prodotti locali, in occasione della sacra della Cuccìa il 31 luglio e 1 Agosto.
L’incontro è avvenuto al Parco Sosio dove sono state presentate le varie attività che si svolgono all’interno, tra cui l’onoterapia, l’ortoterapia e l’acquatrekking. È seguita poi la visita del centro storico di Palazzo Adriano che ha fatto tappa in piazza Umberto I (nota per essere stata tra i set naturali del film Nuovo cinema Paradiso, vincitore di un premio Oscar nel 1990) e le due chiese Santa Maria del Lume di rito Latino e Maria Santissima Assunta di rito Bizantino (Palazzo Adriano è uno dei 5 paesi che conserva ancora il rito liturgico greco-cattolico e appartiene all’eparchia bizantina di Piana degli Albanesi). La visita è proseguita al Castello Federiciano del XIII secolo dove si è svolto uno spettacolo di balli folkloristici con costumi albanesi a cura dell’associazione Paradiso Arbreshe, intrattenimento a cura della banda musicale “A. Scarlatti” di Palazzo Adriano e balli orientali a cura dell’Oriental Studio di Palermo Naimi Salwa.

Laboratorio di sussidiarietà
Sempre nell’ambito del Villaggio dei beni comuni, le associazioni delle delegazioni Cesvop di Trapani e Palermo, a partire dal 2015, hanno avviato un percorso per realizzare dei Patti di cittadinanza, vale a dire azioni di valorizzazione del territorio svolte insieme da volontariato e amministrazioni comunali. I Patti di cittadinanza hanno rappresentato una sorta di sperimentazione sul campo per quei Patti di collaborazione previsti dal Regolamento per l’amministrazione condivisa, promosso da Labsus.

A questa sperimentazione è seguito poi il Laboratorio di sussidiarietà, con l’obiettivo di promuovere il Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Il Laboratorio è stato realizzato in collaborazione con Labsus, con i rappresentati delle amministrazioni locali e con le associazioni di volontariato, promotrici di percorsi di recupero e valorizzazione di beni comuni materiali ed immateriali.
In totale, ad oggi sono 11 i Comuni che stanno lavorando per approvare il Regolamento dell’amministrazione condivisa: (Marsala (TP), Petrosino(TP), Campobello di Mazara(TP), Castellamare del Golfo(TP), Giuliana(PA), Valledolmo (PA), Palazzo Adriano(PA), Prizzi(PA), Bisacquino (PA), Misilmeri (PA), Marineo(PA).
Sono 78 invece i patti di collaborazione che hanno sancito le collaborazioni con altri enti del territorio.

FONTI ECONOMICHE
Quanto illustrato nella presente scheda rientra nella programmazione pluriennale del Cesvop, pertanto le risorse economiche utilizzate per le iniziative ed i progetti qui descritti fanno parte di quelle a disposizione del CSV, secondo quanto previsto dalla normativa.

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Info

CSV Palermo

mail: progettazione@cesvop.org
sito: www.cesvop.org
telefono: 091/331970