Stato del progetto
In corso
Data di realizzazione
2014 – ad oggi
Dimensione
Nazionale
Soggetti coinvolti
Enti non profit, comunità, aziende/imprese
Nel marzo 2016 la stazione ferroviaria di Maddaloni inferiore, in provincia di Caserta, è tornata a vivere diventando la sede del Centro di Servizio per il Volontariato di Caserta Asso.Vo.Ce. Il piccolo scalo, rimasto da tempo senza personale (come centinaia di altri in tutta Italia), è stato ristrutturato dopo essere stato assegnato in comodato d’uso gratuito per 4 anni al CSV, in base all’accordo nazionale Volontariato in stazione, stipulato nel 2013 tra Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana e CSVnet.
Sempre nel casertano, a breve saranno pronti anche i locali dello scalo di Albanova nel centro abitato di San Cipriano d’Aversa, comune confinante con Casal di Principe, nel cuore dell’Agro Aversano. I locali ospiteranno uno sportello territoriale, sempre del CSV Ass.Vo.Ce., a disposizione delle associazioni e dei cittadini che vogliono impegnarsi in attività di solidarietà.
L’accordo nazionale
Quelle di Maddaloni e Albanova sono solo le ultime, in ordine di tempo, ma non le uniche stazioni recuperate. L’accordo siglato da FS, RFI – CSVnet interessa infatti gli spazi di circa 1700 stazioni impresenziate, (definite così perché non è più necessaria la presenza fisica di personale ferroviario, in quanto sono gestite a distanza da sistemi altamente tecnologici), che possono diventare spazi fruibili d’incontro e promozione del volontariato.
Grazie ad esso, fino ad oggi sono state recuperate, oltre alle 2 già citate, altre 4 stazioni. Nel 2014, l’associazione Pros onlus Pineto ha ottenuto lo scalo di Pineto, divenuto una base logistica per un servizio innovativo di trasporti socio-sanitari, assistenza e consegna dei farmaci a domicilio nella Provincia di Teramo. Sarà consegnato anche lo scalo di Camaro Superiore, in provincia di Messina, gestito dall’associazione Maria Regina per convertirlo in un Parco Urbano per le arti dedicato ad adulti e bambini. In Toscana infine, sono due le piccole stazioni assegnate: gli spazi dello scalo di Isola d’Arbia/Tressa (Si) saranno utilizzati dall’associazione Centro Studi Farma Merse sia come sede ma soprattutto come centro di raccolta, conservazione e restauro, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. La stazione di Figline Valdarno (Fi) invece è stata di recente affidata all’associazione Autismo Firenze onlus che supporta l’integrazione socio-ambientale delle persone con autismo. La stazione di Paganica, in provincia di L’Aquila, è stata invece assegnata all’Ada provinciale (Associazione diritti per gli anziani) che intende realizzare qui un centro diurno per anziani, dove ospitare, tra l’altro, uno sportello informatico informativo, un corso di formazione sull’informatica e uno sull’utilizzo delle nuove tecnologie, uno spazio sociale per attività ludiche di vario tipo, cineforum e laboratori di scrittura creativa.
La stazione di Maddaloni
L’inaugurazione della nuova sede del CSV di Caserta nella stazione di Maddaloni, avvenuta il 31 marzo 2016, ha rappresentato un evento importante, non solo dal punto di vista simbolico, per un territorio difficile dove l’impegno sociale organizzato è spesso in prima linea con i suoi progetti per contrastare le problematiche della ‘terra dei fuochi’ e la presenza diffusa di attività illegali. Il Comune di Maddaloni, quarto per densità abitativa in tutta la provincia, è uno dei territori a più alto tasso di disoccupazione, epicentro di gravi problematiche legate all’inquinamento e con un tasso di incidenza di tumori molto più alto rispetto alla media del territorio.
Con la sua nuova sede, il CSV può essere sempre più al servizio delle oltre 360 associazioni che operano nella provincia, potendo destinare ad esse il notevole risparmio annuale (pari a circa 12 mila euro all’anno) sui fondi erogati dal Comitato di Gestione del Fondo speciale per il volontariato della Campania. Più ascolto, più disponibilità di spazi, più risorse per sostenere progetti sociali incisivi per il territorio, per rianimare le periferie urbane e per sopperire anche alle lacune del sistema socio-sanitario.
Oltre al risparmio economico, il trasferimento nella nuova sede ha rappresentato per il CSV di Caserta soprattutto la possibilità di realizzare una serie di obiettivi di forte interesse sociale: il comune di Maddaloni è caratterizzato infatti da un’elevata concentrazione di associazioni, ma anche dalla necessità di far fronte – a volte quasi esclusivamente grazie a risorse provenienti dal non profit – ai bisogni dei comuni limitrofi.
Il CSV, inoltre, ha potuto erogare, in aggiunta ai servizi ordinari, interventi mirati alle necessità territoriali, tra le quali: l’attuazione di un progetto di Servizio Civile (Noi con Voi) che ha garantito, grazie a 10 giovani volontari, il potenziamento di azioni di tutoraggio scolastico e di accompagnamento ai servizi per un numero cospicuo di minori, la responsabilità dei quali ricadeva ormai da anni esclusivamente sulle associazioni di volontariato locali; il consolidamento dell’accordo con l’ASL Caserta, in collaborazione con la quale il CSV da tempo conduce campagne di sensibilizzazione sullo screening precoce di alcuni dei tumori più diffusi (in un territorio, vale la pena ricordarlo, dove la concentrazione di malattie oncologiche ha raggiunto livelli preoccupanti); l’attivazione di un progetto realizzato nell’ambito della misura Garanzia Giovani (Prevenire, curare, amare), con il quale, attraverso il supporto al malato cronico e terminale nell’esercizio delle proprie attività quotidiane, si punta a riempire il vuoto lasciato dalle politiche territoriali in tema di domiciliazione delle cure (ad oggi, non ancora adeguatamente articolate).
Info
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