Stato del progetto

In corso

Data di realizzazione

2010 – oggi

Dimensione

Regionale

Soggetti coinvolti

Enti non profit, enti locali, singoli cittadini

Il progetto è nato a seguito del sisma che ha colpito l’Abruzzo, grazie ad Uni.vo.c.a. – Unione volontari culturali associati, in collaborazione con la Protezione Civile e il CSV di Torino Vol.To, con l’obiettivo di salvaguardare i beni culturali del territorio, sia in occasione di calamità naturali che in contesti di non emergenza, monitorando e difendendo i beni a rischio ambientale.

In particolare l’iniziativa si è proposta di creare una squadra di pronto soccorso, adeguatamente formata, con il compito di segnalare i beni culturali in stato di degrado e abbandono per i quali si richiede l’intervento degli enti preposti. Il gruppo oggi conta circa 60 volontari, appassionati di storia e di arte.

I volontari hanno seguito un corso biennale, partito nel 2010, mirato a tradurre il loro amore per la cultura in una concreta e corretta capacità d’intervento in favore dei beni culturali.

Nel primo anno di corso si sono svolte lezioni teoriche: l’identificazione e la prevenzione dei rischi, le problematiche di messa in sicurezza delle strutture, gli interventi di recupero dei materiali archivistici, artistici e architettonici, le tecniche di restauro dei beni danneggiati, la repressione dei reati contro il patrimonio artistico. Le lezioni sono state tenute da relatori di alto profilo (soprintendenti, ispettori ministeriali, professionisti, professori universitari, carabinieri della tutela del patrimonio artistico, giornalisti). Si sono svolte visite al centro della Protezione Civile Piemonte per conoscere metodi e mezzi di prevenzione e d’intervento.
Si è attivato un nucleo addestrato e operativo di pronto intervento, a disposizione della Protezione Civile, per affrontare l’emergenza dei beni culturali in occasione di grandi eventi o calamità naturali. Il nucleo è formato da volontari provenienti dalle associazioni di Uni.vo.c.a. appartenenti a fasce professionali qualificate (architetti, insegnanti, ingegneri, tecnici, archeologi, ex dirigenti ecc.).
Si è creata inoltre una rete di presidi territoriali per segnalare le eventuali emergenze sul territorio, compreso il rischio ambientale nei periodi di non-emergenza.
Si sono attratte forze fresche e giovani (laureati e studenti) verso il mondo del volontariato.

Nel secondo anno di corso, invece, partecipanti hanno familiarizzato con i principali centri di restauro della Regione Piemonte (SAF, Scuola di restauro di Alta Formazione della Venaria Reale di Torino, Centro di restauro libri dell’abbazia di Novalesa (Valle di Susa), Laboratorio dell’Antica Passamaneria di Pianezza) per imparare a riconoscere le varie tipologie di danni e le modalità dell’intervento di emergenza.
Sono state effettuate schedature “in situ” (affreschi, strutture murarie, ecc. ) di beni culturali ad alto rischio di degrado. La scheda di segnalazione è stata studiata in collaborazione con tecnici, storici  e professionisti. Si sono svolte esercitazioni di orientamento e lettura della cartografia, di addestramento e pronto soccorso.

Le segnalazioni finora inviate dal Nucleo sono disponibili sul sito www.univoca.org a questo link.

Info

CSV Torino