Beni comuni, beni di tutti. Dal ruolo delle associazioni ai patti di collaborazione con gli enti pubblici

Come prendersi cura di un giardino, recuperare un immobile abbandonato o attivare un servizio di prossimità? Cesvot, il Centro Servizi per il volontariato della Toscana ha avviato una serie di iniziative per la promozione delle pratiche di gestione condivisa dei beni comuni partendo dalla formazione, in collaborazione con Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà.

Un vero e proprio percorso di consulenza ed accompagnamento – strutturato in 11 incontri – rivolto alle associazioni di volontariato toscane e a coloro che operano nel terzo settore, per offrire indicazioni utili a comprendere le attività ed i progetti che essi possono attivare nell’ambito dei beni comuni materiali (per esempio: piazze, strade, spazi verdi, spazi scolastici, immobili abbandonati) o immateriali (per esempio: attività culturali, artistiche, sportive, di cure di prossimità), condividendo con le amministrazioni locali specifici patti di collaborazione che ne regolano lo svolgimento e le rispettive responsabilità.

Scopo degli incontri è, infatti, quello di introdurre gli enti del terzo settore a questo nuovo ambito dell’impegno civico e sociale, offrendo tutte le informazioni necessarie per avviare progetti e iniziative utili al benessere delle comunità locali.

Per partecipare è necessario iscriversi compilando l’apposito modulo online, previa registrazione all’area riservata MyCesvot. La partecipazione agli incontri è gratuita e aperta a tutti gli enti del terzo settore.

Gli incontri saranno anche l’occasione per presentare il nuovo bando Cesvot “Giovani e beni comuni” che offre alle associazioni di volontariato della Toscana l’opportunità di attivare progetti per la cura e la rigenerazione dei beni comuni e la promozione del protagonismo giovanile. Il bando sarà aperto dal 17 aprile al 31 maggio.

Foto in primo piano: © Enrico Genovesi, progetto Fiaf – CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

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