Stato del progetto
In corso
Data di realizzazione
2016 – ad oggi
Dimensione
Locale
Soggetti coinvolti
Comunità, enti locali, enti non profit
Il Comune di Monza dal 2015 promuove il bando Partecipa e decidi a cui tutti i cittadini possono prendere parte proponendo le loro idee per migliorare il quartiere in cui vivono.
Come funziona
Nella prima fase (conclusa il 15 gennaio 2017) i cittadini hanno pubblicato sul sito dedicato al bando la loro proposta per il quartiere e invitare, come avviene sui social, i propri amici e parenti a supportarla. In totale sono state pubblicate 187 proposte. Sono 5 gli ambiti di intervento a cui fanno riferimento le iniziative:
- verde e ambiente;
- mobilità e sicurezza;
- cultura ed eventi;
- sport ed educazione;
- sociale e cittadinanza attiva.
Le proposte più condivise, nella seconda fase (avviata tra febbraio e marzo 2017), diventeranno poi, grazie all’aiuto dei tecnici del Comune, dei veri e propri progetti. Infine, tra marzo e aprile 2017, i progetti torneranno sul sito web per essere votati durante un election day, da tutti i cittadini di almeno 16 anni, residenti a Monza. Quelli che raccoglieranno più voti, otterranno il finanziamento e saranno realizzati tra il 2017 e il 2018.
Complessivamente, il Comune ha messo a disposizione per questa annualità 1 milione di euro, 100 mila euro per ciascun quartiere.
Il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Monza e Brianza, dopo aver promosso e diffuso la prima edizione del bando comunale, questa volta ha deciso di prendervi parte sostenendo la costituzione di una rete di associazioni che ha presentato il progetto Orto solidale, con cui si vogliono realizzare in un’area privata di 3.500 mq un orto e un frutteto, che saranno curati, insieme, da cittadini, associazioni, cooperative, scuole ed enti pubblici.
Lo spazio è messo a disposizione dalla Fondazione Alessio Tavecchio onlus e si trova in Via Papini 3. Secondo i promotori del progetto, l’area si presta molto bene per coltivazioni biologiche e per la realizzazione di un frutteto, recuperando varietà tipiche del territorio locale. Il terreno potrebbe ospitare anche mercatini di produttori locali ed eventi di socializzazione per il quartiere. La recinzione già presente lungo il perimetro dell’area garantisce la salvaguardia delle coltivazioni che saranno a disposizione di scuole, associazioni, disabili e per i cittadini del quartiere che ne richiederanno l’accesso.
Nello specifico, le azioni previste dal progetto sono:
- la realizzazione degli allacciamenti idrici ed elettrici,
- la realizzazione di un impianto di sorveglianza con telecamere di sicurezza,
- l’arricchimento e lavorazione del terreno con compost organico;
- la realizzazione di un impianto di irrigazione, con la formazione di pozzetti con attacchi rapidi e nebulizzatori per le singole prose;
- la realizzazione di un’area di coltivazione a vasche rialzate per disabili;
- la realizzazione di un magazzino degli attrezzi e una casetta mobile coibentata con impianto di riscaldamento per attività didattiche con bambini;
- la realizzazione di una casetta in legno con cella frigorifera per la conservazione temporanea dei prodotti;
- l’allestimento di zone di lavorazione e pulizia dei prodotti e preparazione delle cassette (pergolato, tavoli e panchine);
- una vasca di compostaggio grazie alla quale i materiali di rifiuto verranno riciclati e riutilizzati per la formazione di compost per la coltura successiva.
Il contesto
La produzione agricola all’interno delle fasce urbane è un’importante forma di presidio agricolo di fronte all’eccessiva urbanizzazione. Il comparto delle produzioni senza l’utilizzo di sostanze chimiche cresce di interesse sia per i consumatori, che cercano la qualità, sia allo scopo di proteggere e conservare l’ambiente naturale. Inoltre è sempre più crescente l’attenzione dei consumatori nei confronti delle scelte di consumo, specie nel settore alimentare: c’è più attenzione verso i metodi di produzione, l’impatto ambientale, le condizioni lavorative. La fiducia nei confronti del mercato agroalimentare convenzionale e della distribuzione organizzata è sempre più bassa e cresce la fetta di consumatori che acquistano direttamente dai produttori o attraverso mercatini e gruppi di acquisto, contesti in cui si può venire direttamente a conoscenza dei metodi produttivi. Sempre di più anche nelle grandi città lombarde si parla dell’importanza dell’agricoltura urbana come forma di approvvigionamento sostenibile ed economica. Monza ha visto l’attivazione di tante piccole esperienze in questo ambito ma nel quartiere Libertà non c’è ancora nulla. Nella zona, inoltre, si trova l’Istituto Mapelli, il primo ad indirizzo agrario della città, e per i suoi studenti potrebbe essere molto importante un’area agricola nelle vicinanze in cui fare pratica.
I benefici
Condividere un bene e le passioni quotidiane crea e rafforza i legami sociali e sviluppa una nuova visione dell’ambiente come luogo vissuto e partecipato, che va tutelato. Obiettivi del progetto sono promuovere e favorire l’aggregazione sociale, la solidarietà tra gli individui, curare l’ambiente e favorire lo scambio del sapere tra generazioni, riavvicinare alla terra e alla cultura agricola attraverso la creazione di un’area urbana con destinazione orto e frutteto; rispettare l’ambiente e la terra consentendo solo pratiche biologiche, biodinamiche, ecosostenibili; promuovere la distribuzione e la vendita diretta di prodotti, il concetto di km. 0 o di filiera corta, per rafforzare il binomio prodotto-territorio per un prodotto fresco, di alta qualità e di stagione; costituire un orto didattico, che a partire dalle scuole, punti alla riscoperta del rapporto con la terra e ad una nuova educazione alimentare e ambientale; favorire l’inclusione sociale di persone svantaggiate e con disabilità, per le quali verrà allestita un area di coltivazione con vasche rialzate per chi si trova su sedia a rotelle.
La prima edizione
Tra il 2015 e il 2016 si è svolta la prima edizione del bando, che ha visto 40 progetti vincitori, per un totale di 785 mila euro. Tra quelli che hanno ottenuto il finanziamento, 17 sono i progetti già conclusi, 15 sono ancora in fase di realizzazione e 8 invece sono ancora in fase di preparazione.
Tra le iniziative che sono state portate a compimento, vi è quella realizzata nel parco giochi di via Borsa, nel quartiere Regina Pacis San Donato, dove è stata istallata un’altalena accessibile a tutti i bambini, eliminando le barriere architettoniche all’ingresso del parco e aggiungendo un pavimento antitrauma.
Nel quartiere San Carlo San Giuseppe, invece, a fine settembre 2016 è stata inaugurata una ciclofficina mobile per interventi di manutenzione meccanica a richiesta e noleggio bici, nei pressi della stazioni ferroviaria. Il progetto ha visto anche l’installazione di rastrelliere per le biciclette in 8 postazioni del quartiere.
Nel quartiere San Fruttuoso il bando ha permesso di riqualificare il giardino della scuola dell’infanzia Andersen che, a causa della fitta alberatura, presentava una mancanza assoluta di tappeto erboso e un substrato non adeguato al gioco. Il progetto ha visto anche l’istallazione di nuovi giochi.
A San Gerardo, nel parco di Monza, sono stati realizzati 4 percorsi di nordic walking a tema (camminata nordica o camminata con bastoni), utilizzando strade sterrate, sentieri, tratti asfaltati già esistenti, con la posa in opera di cartellonistica standardizzata a livello nazionale e di basso impatto visivo.
Sempre all’interno del parco, nelle aree più suggestive, si è svolta, inoltre, una rassegna concertistica di musica classica. L’idea è nata dalla volontà di portare capolavori dei grandi compositori fuori dalle mura di un teatro. I musicisti si trovavano allo stesso livello del pubblico, circondati dagli spettatori seduti sul prato e senza alcuna amplificazione, che ha permesso di godere della musica nella sua naturalezza.
Infine, nella scuola Citterio di via Collodi (Quartieri Cederna Cantalupo), si sono svolti dei laboratori di lettura animata rivolti sia ai bambini della scuola primaria e dell’infanzia, sia di altre fasce d’età.
Video
Info
CSV Monza Brianza
mail: veltre@csvmb.org
sito: www.csvmb.org – www.partecipaedecidi.it
telefono: 340/1763137